**Visita a sorpresa e lo choc di una rivelazione proibita**
Sono arrivato a casa di mia figlia senza avvisare e ho scoperto ciò che non volevo sapere.
A volte credi che la felicità stia nella salute e nella stabilità dei tuoi figli. Mi consideravo fortunato: una moglie amorevole, una figlia adulta, nipoti adorabili. Non eravamo ricchi, ma la nostra casa era piena di armonia. Cosa potevo desiderare di più?
Alessandra si è sposata giovane, a ventun anni, con un uomo di trentacinque. Non abbiamo protestato: aveva un lavoro stabile, un appartamento a Milano, un carattere tranquillo. Niente studente irresponsabile, ma una roccia. Ha pagato tuttolabito da sposa, la luna di miele in Toscana, i regali sontuosi. La famiglia sussurrava: *Alessandra ha trovato il suo principe*.
I primi anni furono idilliaci. La nascita di Matteo, poi di Sofia, il trasloco in una casa a Como, i weekend in famiglia Poi, poco a poco, Alessandra si è chiusa. I suoi sorrisi svanivano, le sue risposte diventavano evasive. *Tutto bene*, diceva, con una voce vuota. Il mio istinto paterno lo sapeva.
Una mattina, non resistendo più, la chiamo. Silenzio. Mando un messaggioletto, nessuna risposta. Salgo sul Regionale per Como. *Sorpresa*, le dico. Era una bugia.
Sussulta quando mi apre. Nessuna gioia, solo imbarazzo. Si rifugia in cucina. Gioco con i bambini, preparo la cena, resto a dormire. Quella sera, suo marito torna tardi. Una ciocca bionda attaccata alla giacca, un profumo estraneo. La bacia distrattamente. Lei distoglie lo sguardo.
Di notte, mi alzo per bere. Sul balcone, sussurra al telefono: *Presto, tesoro lei non sa niente.* Il bicchiere mi trema in mano. La nausea mi assale.
A colazione, la affronto: *Lo sai?* Abbassa gli occhi. *Papà, lascia perdere. Va tutto bene.* Descrivo ciò che ho visto e sentito. Ripete, come un mantra: *È un buon padre. Ci dà tutto. Lamore svanisce.*
Mi chiudo in bagno per piangere. Mia figlia è solo unombra complice. Scambia la sua dignità per borse Gucci e vacanze a Portofino.
Quella sera, affronto suo marito. Alza le spalle: *Non la lascio. Pago le bollette. Lei preferisce ignorare. Fatti gli affari tuoi.*
E se le dico tutto?
Lo sa. Chiude gli occhi.
Choc. Sul Regionale del ritorno, soffoco. Mia moglie mi supplica: *Non insistere, la perderai.* Ma lho già persa. Si spegne, giorno dopo giorno, accanto a quelluomo che colleziona amanti.
Prego che una mattina, davanti allo specchio, si ricordi che merita di più. Che lonore vale più dei soldi. Che prenda i bambini e se ne vada.
Io? Resterò qui. Anche se mi respinge. Un padre non molla mai. Nemmeno quando il dolore gli strappa il cuore.